Vai al contenuto

Itinerario di 11 giorni in Oman

Itinerario di 11 giorni in Oman

Ora che sapete come organizzare un viaggio in Oman, siamo pronti a parlare di itinerari, ma prima devo farvi una premessa. Questo è stato un viaggio un po’ atipico come scrivevo nel precedente articolo, perché io sono arrivata da sola in Oman per poi raggiungere Max che stava a Bidiyah, per poi tornare in aeroporto, per poi partire insieme…insomma, abbbiamo fatto dei tratti aggiuntivi e ripetitivi che difficilmente avremmo fatto se fossimo stati da soli.

Ma vi accorgerete che il seguente itinerario è fattibile anche spostando il blocco “deserto” in un altro momento, dato che abbiamo comunque costeggiato quella zona durante il nostro percorso in solitaria.

Sembra che stia delirando? Probabile, ma vedrete che diventerà tutto molto più chiaro se continuate a leggere. Inoltre alla fine dell’articolo troverete una piccola sorpresa!

Torniamo a noi e al nostro personalissimo e intricato itinerario:

ITINERARIO DI 11 GIORNI IN OMAN

  • GIORNO 1 – MUSCAT AIRPORT – CAMP DESERT WONDERS
  • GIORNO 2 – CAMP DESERT WONDERS – ZONA GALAHAD – CAMP DESERT WONDERS
  • GIORNO 3 – CAMP DESERT WONDERS – WADI BANI KALIDH – DESERT CAMP
  • GIORNO 4 – CAMP DESERT WONDERS – MUSCAT AIRPORT – GRANDE MOSCHEA QABOOS – THE WAVE MASCATE – ISOLE DAYMANIYAT
  • GIORNO 5 – MUSCAT AIRPORT (ANCORA) – NIZWA
  • GIORNO 6 – NIZWA CENTRO – FALAJ DARIS
  • GIORNO 7 – JIBREE FORT – BAHLA FORT – MISFAT AL AKBRIYYIN – AL HOOTA CAVE – NIZWA
  • GIORNO 8 – IBRA – RAS AL HAAD
  • GIORNO 9 – SUR – WADI SHAB – MUSCAT
  • GIORNO 10 – MUSCAT E MUTRAH
  • GIORNO 11 – MUSCAT E VOLO VERSO CASA 🙁

INSOMMA

Avrete notato che i primi tre giorni sono un po’ statici, ma sono quelli passati insieme agli atleti che avevano appena concluso una bella maratona in autosufficienza nel deserto…un po’ di meritato riposo era il minimo! E non credo che avremmo potuto fare di più di così, dato che Max ha addirittura avuto la febbre per i primi 5 giorni di viaggio! Quello che tentavo di dire all’inizio di questo articolo è che, se volete seguire questo nostro itinerario, queste prime 3 giornate potete “spostarle” nel vostro viaggio verso l’8° giorno, quando state rientrando a Muscat; o potete tenerlo così facendo poi il giro al contrario.

Ma entriamo un attimino di più nel dettaglio, anche se ogni tappa avrà un articolo decicato:

DESERT CAMP IN PILLOLE – WAHIBA SANDS

come organizzare un viaggio in oman - cuscini nel deserto wabi sand

Il Desert Wonders, dove abbiamo alloggiato, è stato l’accampamento scelto dagli organizzatori dell’Oman Marathon, perciò è stata una scelta abbastanza obbligata, per me. Però devo dire che ne ho apprezzato la semplicità e l’essenzialità che permette di guastarsi appieno il posto ed il momento: la mancanza del Wi-Fi ha reso tutto più autentico! Per passare il tempo sono stata invitata dal mio autista (ormai) di fiducia Mohamed a fare un po’ di Duna Ride (stavo per infartare e infatti non ho fatto manco un video perché ero troppo impegnata a pregare per la mia vita). La posizione è strategica per visitare anche il Wadi Bani Khalid, uno dei più famosi ( e per questo più trafficati, purtroppo ) Wadi del Paese.

ISOLE DAYMANIYAT IN PILLOLE

Itinerario di 11 giorni in Oman

100 ettari di meraviglia in 9 isole. La riserva naturale dell’Oman è davvero uno spettacolo per gli occhi e per l’anima. Ho trovato la barriera ricchissima di pesci, con dei coralli enormi e nella stagione giusta si può facilmente vedere lo squalo balena (INDOVINATE CHI NON ERA LA NELLA STAGIONE GIUSTA?!). Bravi.

Se siete amanti del mare non potete lasciarvi scappare una tappa qui. Assicuratevi sempre che chi propone le escursioni si occupi anche di avere il permesso per potere attraccare sulle isole, altrimenti rischiate multe salate. Noi consigliamo vivamente l’esperienza fatta con Daymaniat Shells, che ci ha portato a dormire per una notte in tenda in una di queste isolette: ovviamente è fondamentale ricordarsi di essere degli ospiti consapevoli.

Potete trovare qualche notizia su come esserlo leggendo quest’articolo in cui parlo, insieme ad una biologa marina, di come rispettare il mare durante le attività acquatiche.

NIZWA IN PILLOLE

cosa vedere a nizwa e dintorni

Ex capitale storica del Paese, è perfetta come punto base per diverse escursioni nei dintorni. Il sultano Qaboos puntava molto su questa città nell’ottica del turismo, e negli anni ha fatto restaurare il suo fortino, ora visitabile interamente. Da segnalare anche il Souq, il mercato coperto e la vecchia Moschea di Qaboos, decisamente più umile e spoglia di quella di Muscat, ma visitabile anche dai non musulmani.

Da qui si possono visitare anche I forti di Bahla e Jabrin; i Falaj Daris, patrimonio Unesco e le Hoota Cave. I due forti vanno secondo me visitati: il primo è patrimonio Unesco ed è molto meno “pettinato”, a tratti da la sensazione di essere lasciato un po’ all’abbandono, ma la sua particolarità è proprio vedere come questa imponente struttura stia in piedi anche se fatta praticamente solo di fango, mentre il secondo è stato restaurato e arredato a puntino, usato come museo, dando un senso anche di come fossero le stanze all’interno.

MUSCAT E MUTRAH IN PILLOLE

Itinerario di 11 giorni in Oman

L’insenatura riparata che ospita la capitale Muscat (O Mascate), è formata in realtà da due baie protette su qui nacque da una parte Mutrah, famosa per il suo souq, dall’altra il porto di Muscat, oggi definita “la città vecchia”. Di tutta la zona consiglio sicuramente di perdersi letteralmente all’interno del Souq di Mutrah, di percorrere la Riyam Road, la prima strada asfaltata del Paese e di visitare la Piazza del Palazzo Reale.

Non possono mancare una visita alla Grande Moschea di Qaboos e all’Opera House. La prima vi lascerà a bocca aperta con il suo lampadario di Swarovski, la seconda con la magnificenza e la tecnologia del suo teatro. Durante la sera consiglio poi una bella camminata sul lungo mare per vedere la città illuminata.

COSA CAMBIEREI

MERCATO DELLE DONNE DI IBRA

PRECISAZIONE DOVEROSA: Quasi tutte le nostre decisioni sono state prese in base al MERCATO DELLE DONNE DI IBRA, che si tiene il MERCOLEDI’. Era segnato come una cosa IMPERDIBILE da più di qualcuno, perciò ci siamo fidati ciecamente. Ora mi vien solo da dire LI MORTACCI VOSTRI. Personalmente, molto deludente. Deve aver perso la sua autenticità negli anni, altrimenti non si spiega tutto l’entusiasmo. Diciamo che se per caso passate di qua il mercoledì ok, fermatevi a dare un occhio, ma non organizzatevi l’esistenza apposta, ecco. Non so, forse ero io troppo carica di aspettativa.

Detto ciò forse avrei speso questa giornata per visitare un Wadi in più o qualche altro paesino che abbiamo dovuto eliminare dalla lista per mancanza di tempo.

FALAJ DARIS

Questo parco è un patrimonio UNESCO perchè si possono appunto vedere i canali d’irrigazione chiamati Falaj, ma quando ci siamo stati noi abbiamo visto solo un canale, ed era secco perciò, se volete vederli potete concentrarvi sulla visita a Misfat Al Abriyyin, dove potete anche passeggiare tra i sentieri indicati sulle cartine apposite.

WADI SHAB

Altro canyon particolarmente famoso, non solo per i turisti, ma evidentemente anche per i locals! Sicuramente è preferibile andarci la mattina presto, piuttosto che in tarda mattinata: i sentieri erano strapieni di famiglie pronte per dei pic nic da paura, il che era anche molto carino…ma molto rumoroso! Per non parlare della gente che stava in acqua: pareva un Acquapark a ferragosto! Probabilmente basterebbe evitare la giornata di venerdì per evitare la bolgia… mi farete sapere!

RAS AL HAAD

(Ras Al Jinz Riserva delle tartarughe) L’esperienza è sicuramente stupenda, vedere queste enormi tartarugone deporre le uova è stato emozionante, e le guide erano molto rigorose riguardo al comportamento da tenere.. MA QUANTA GENTE!! Nonostante avessimo prenotato, ci siamo trovati con decine e decine di persone davanti a noi, in un salone gremito dove chiamavano i numeri come al mercato, e siamo entrati nella riserva dopo un tempo infinito! Probabilmente la visita delle 5 del mattino sarebbe stata moooolto più tranquilla!

Consiglio di informarsi per bene sulla quantità prevista di gente, così da potervi regolare. Faccio notare che nonostante il disastro in reception, all’interno della riserva le guide erano molto scrupolose sul comportamento da tenere di fronte alle tartarughe, che in nessuna maniera sono state avvicinate/toccate! Penso sia un punto a favore.

CONCLUSIONI DI FINE VIAGGIO

Ovviamente queste sono le cose che siamo riusciti a fare, ma ci sarebbe piaciuto farne altre dieci come minimo, perché le possibilità sono davvero tantissime! Avremmo voluto vedere altri Wadi, fare un po’ di trekking, visitare il nord del Paese..insomma, ci toccherà tornare!!

Fatemi sapere nei commenti se questo articolo vi è stato utile e se ci state facendo un pensierino 🙂

Se volete velocizzare la vostra raccolta informazioni a riguardo, sappiate che ho scritto una mini guida che potrete scaricare ad un prezzo simbolico con tutte le informazioni dei diversi articoli! Se avete delle domande invece, non fate i timidi, vi aspetto sul mio profilo Instagram!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *