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Oman: 4 cose da sapere

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State pensando di organizzare un viaggio in Oman, ma non ne sapete molto e siete ancora indecisi? Been there, done that; come si dice. Ecco perchè in questo articolo ho pensato di scriverti le 4 cose principali da sapere per aiutarvi a prendere la vostra decisione definitiva.

Ma prima di elencarvi i motivi che mi hanno convinta a partire (e il perchè penso che dobbiate farlo anche voi), devo farvi una doverosa premessa:

Questo per me è stato un viaggio molto particolare, pensato e organizzato perché Max, il mio ragazzo, sarebbe stato già li per una maratona nel deserto (pazzia), della durata di una settimana. Era possibile andare a vedere l’arrivo degli atleti e così abbiamo deciso di unire le due cose: avrei visto il mio eroe tagliare il traguardo dopo ben 165 km e poi ci saremmo fermati qualche giorno per visitare il Paese.

Questo implicava il mio arrivo e il primo giorno in solitaria, in un accampamento in mezzo al deserto.

Mi prendeva bene? SNI. Durante i miei anni di animazione nei villaggi ho lavorato per qualche stagione in diversi Paesi musulmani. Purtroppo, nel mezzo di esperienze meravigliose che porterò sempre nel cuore, ho avuto qualche episodio abbastanza spiacevole un paio di volte, perciò diciamo che avevo addosso un leggero velo di preoccupazione.

A peggiorare la situazione anche la comunicazione col team logistico europeo: mancanza di informazioni e una presenza abbastanza a singhiozzo non sono state molto incoraggianti. Il giorno della mia partenza ancora non si capiva se e quando qualcuno mi sarebbe mai venuta a prendere in aeroporto, il che sarebbe stato anche un problema relativo, se non fosse che il traguardo era in un posto sconosciuto, in riva al mare. LEGGERMENTE GENERICO, specialmente in un Paese con un’area così vasta come l’Oman. Anche il nome dell’accampamento base sembrava senza nome, il che rendeva tutto un grande MEH.

Ma possono delle sporadiche disavventure e degli organizzatori disorganizzati spaventarmi al punto di non partire più? CERTO CHE NO.

Con la giusta dose di accortezza e informazioni si può fare tutto, perciò ho comprato guide, mi sono messa al pc e ho letteralmente rastrellato il web in cerca di informazioni che mi dessero un quadro generale della situazione. Sono stati giorni di ricerche abbastanza intensi e ho deciso di condensare il tutto qui e nell’articolo su come organizzare un viaggio in Oman, così da farvi risparmiare un bel po’ di tempo! Anzi, a questo proposito a fine articolo vi lascio una sorpresa! Iniziamo!

Oman: 4 cose da sapere

1. SICUREZZA

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La legge non scritta del viaggiatore dice che il primo sito da visitare accuratamente quando ci si prepara per un qualsiasi viaggio è quello della Farnesina: “Viaggiare Sicuri“. L’Oman è considerato uno dei Paesi più sicuri AL MONDO e vanta una criminalità praticamente vicina allo zero. E’ già un ottimo inizio.

A riguardo ho inoltre letto blog e informazioni di molte donne italiane e straniere che l’hanno attraversato in solitaria, alcune di loro facendo camping e non si sono MAI sentite a disagio o in pericolo, sia nei piccoli paesini che nelle città più grandi. In generale la popolazione omanita è conosciuta per la sua gentilezza e la sua apertura mentale, cosa che in passato ha permesso loro di essere dei grandi mercanti. Sui mercanteggiare non lo so, ma su gentilezza e apertura mentale, posso confermare.

Quindi, anche per le donne che viaggiano in solitaria, è decisamente una meta da considerare. Basti pensare che le donne omanite sono trattate al pari degli uomini: possono lavorare, studiare, guidare, ricoprire posizioni di prestigio e scegliere se mettere il velo oppure no. Che bellezza. Sappiamo bene che non è una cosa scontata.

CONSIDERAZIONI POST VIAGGIO: Posso dire che anch’io mi sono sentita a mio agio e al sicuro SEMPRE. Ma non solo. Non c’è stato mezzo momento in cui mi sia sentita giudicata o trattata in maniera diversa come invece è accaduto da altre parti. Le gentilezze che mi sono state fatte in Oman non hanno MAI avuto il fine di un pagamento o uno scambio di favori, e sono state così numerose che al solo pensiero mi si riempiono gli occhi di lacrime di commozione. Nella foto qui sopra mi vedete con Mohamed, il taxista che è venuto a prendermi in aeroporto e che è stato mio compagno di viaggio per i primi 2 giorni.

Da questo punto di vista, è un Paese che vi stupirà tantissimo.

2. RELIGIONE

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L’Oman vanta una mentalità molto aperta e proiettata verso il futuro. Le radici di questa apertura affondano nel VII secolo quando a “imporsi” furono i seguaci di Abdullah ibn Ibad. La religione di Stato è quindi l’Ibadismo, una branca dell’Islam che ha come caratteristiche la riservatezza, la tolleranza e la non violenza verso chi la pensa diversamente.

CONSIDERAZIONI POST VIAGGIO: Mohamed, il taxista della foto precedente, mi ha parlato molto serenamente di questa cosa e mi ha confermato quanto detto sopra. L’unica cosa che viene richiesta è l’accettare e rispettare il loro modo di vivere e gli usi e costumi locali, che comprendono il coprire spalle e ginocchia sia per gli uomini che per le donne. Niente di complicato e niente di diverso rispetto al comportamente che si dovrebbe tenere in qualsiasi altro Paese straniero dove vengono richieste le stesse cose.

Questa apertura si può anche denotare dal fatto che, al contrario di altri Paesi, ha reso visitabili alcune delle sue moschee, in orari prestabiliti, anche dai non musulmani.

3. SVILUPPO E PROGRESSO

Il compianto sultano Qaboos, morto nel 2020, è stato il “creatore” dell’Oman per come lo conosciamo oggi. Nonostante fosse molto legato alle tradizioni, la sua volontà era di guardare verso il futuro. Non penso di esagerare se dico che tra qualche anno l’Oman che ho visto io, potrebbe già non esserci più. E’ un Paese in continua crescita e aggiornamento, come dimostra il fatto che le informazioni che io stessa avevo raccolto riguardo ai visti d’ingresso, risalenti al 2017, già risultavano in parte obsolete. Per questo e mille altri motivi consiglio di informarsi nel sito della Farnesina “Viaggiare Sicuri” , per i dettagli aggiornati sui visti e permessi richiesti per l’ingresso nel Paese.

CONSIDERAZIONI POST VIAGGIO: a noi é piaciuto molto vedere come, nonostante il palese sviluppo crescente, non si sia mai abbandonato lo stile arabo nelle architetture, come invece è successo a Dubai. Qaboos ha sempre voluto che la loro eredità culturale venisse conservata e valorizzata. Possiamo dire che c’è riuscito, e non resta altro che sperare che il suo successore continui sulla stessa strada.

La spinta verso il futuro e il desiderio di crescita è visibile anche nelle sue strade, perfette e MASTODONTICHE, che assicurano una guida rilassata anche fuori dalle grandi città. Sicuramente il turismo aumenterà molto nei prossimi anni, quello che mi auguro di cuore è che questo meraviglioso Paese riesca a mantenere intatta la sua natura, specialmente quella umana perchè è davvero di una gentilezza rara.

4. EDUCAZIONE AMBIENTALE

Questo punto è già di per se una considerazione post viaggio, dato che da nessuna parte avevo trovato riferimenti a riguardo.

Purtroppo, a voler proprio trovare una pecca in questo bel Paese, l’educazione ambientale è ancora molto indietro. Nonostante si vedano timidi tentativi di sensibilizzare i cittadini, si possono ancora vedere nelle spiagge e lungo le strade meno trafficate, rifiuti abbandonati. Il take-away è un servizio che va tantissimo, e ancora si usano quegli odiosi sacchettini di plastica tanto usati nei paesi asiatici, che vengono spazzati via dal vento e si impigliano nei pochi cespugli lungo la strada. Speriamo che i prossimi passi del nuovo sultano, portino in direzioni più GREEN, anche se ammettiamo di aver visto un alto numero di spazzini per le strade di Muscat.

Insomma, se siete delle piccole Greta Thumberg preparatevi perché passerete, come ho fatto io, ore ed ore a raccattare immondizia che poi terrete in macchina chiedendovi dove cavolo potreste buttarla senza rischiare che finisca nello stesso identico posto dove l’avete trovata.

RIASSUMENDO

Quello che vi aspetta è un Paese che va oltre ad ogni immaginazione. Ne resterete di sicuro affascinati e lascerete li un pezzo di cuore, ve lo posso garantire. Nel prossimo articolo vi parlerò di come organizzare un viaggio in Oman, spero possa tornarvi estremamente utile!

Se invece non volete saltare da un articolo all’altro, sappiate che ho scritto una mini guida che contiene tutto quello che potrete trovare sparso nel blog e qualche info in più. C’ho messo davvero tutta me stessa per scriverla, se vi fa piacere acquistarla potete trovarla al link qui sopra o cliccando il bottone qui sotto.

Nel frattempo, se avete domande o volete fare due chiacchiere, vi aspetto sul mio profilo Instagram!

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