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Barcellona in 48 ore

barcellona in 48 ore

La decisione di scoprire Barcellona in 48 ore è stata presa un po’ all’ultimo secondo, rispetto ad altri viaggi fatti. Anche per questo, forse, non mi sono organizzata proprio TUTTOTUTTOTUTTO, ma mi sono affidata un po’ al caso, un po’ ai consigli di amici, un po’ alle cervezas.

Devo dire che in realtà qualche cavolata l’ho fatta, ma ve ne parlerò a fine articolo per far si che, almeno voi, riusciate a non fare gli stessi errori.

Inizio col dire che siamo arrivati a Barcellona il venerdì sera alle 23 e ripartiti lunedì alle 7 di mattina, per cui siamo stati effetivamente a spasso per 2 giorni pieni, in cui siamo riusciti a vedere praticamente tutte le cose più importanti, con una media di 20 km al giorno fatti rigorosamente A PIEDI perchè siamo low costiani e ci piace camminare. E perchè siamo un po’ mona.

TRASPORTI

VOLO Ryanair da Venezia a Barcellona.

AEROBUS (10,20€ andata e ritorno) dall’aeroporto al centro città. L’abbiamo scelto, rispetto ai mezzi pubblici, perchè più veloce e, vista l’ora tarda, non volevamo perdere altro tempo prezioso, ma non è possibile al ritorno risalire dalla fermata in cui siete scesi, nonostante faccia un giro ad anello da Plaza Catalunya all’ aeroporto. Accertatevi di avere un alloggio che vi faccia raggiungere entrambe le fermate in maniera agile, altrimenti considerate l’idea di usare metro o bus urbani.

Per il resto abbiamo deciso di tralasciare i mezzi per goderci di più tutto quello che la città ha da offrire, prendendo le direzioni lasciandoci guidare dall’istinto (non troppo…la cartina era sempre alla mano per non perdere le cose fondamentali), osservando la precisione dei “blocchi” e le loro facciate colorate.

ALLOGGIO

Le sistemazioni più low-cost, per periodo e prossimità alla data di partenza, si sono rivelate gli ostelli, numerosi ed economici come solo loro sanno esser nelle grandi città. Vi consiglio di scegliere quelli con reception aperta h24: in un viaggio con tanti orari da rispettare, meglio non peggiorare la situazione con tempistiche di apertura e chiusura reception.

Io ho scelto il  CASA BARCELO HOSTEL, in zona Eixample. Posizione buonissima per visitare la città, gli spazi un po’ stretti, ma ci starete così poco che non avrà importanza,  molto pulito e reception sempre operativa. Per tre notti abbiamo speso 59 € a testa in una camerata mista da 6 persone. Era inclusa anche la colazione..un po’ misera, ma andava più che bene.

ITINERARIO BARCELLONA 48 ORE

Considerando i tempi alcune cose le abbiamo sacrificate vedendone solo l’esterno ( anche perchè io ho la maledizione dei lavori in corso che mi perseguita: ad ogni viaggio corrisponde un lavoro di restauro che non mi permette di vedere qualcosa, e di solito qualcosa di principale), ma mi son ripromessa che ci tornerò per vedere tutto ciò che mi manca.

Abbiamo anche evitato le visite guidate: per quanto le trovi estremamente interessanti e a volte siano fondamentali, richiedono ovviamente più tempo, che non avevamo.

Nonostante questo sono assolutamente soddisfatta: Barcellona è una di quelle città che scopri passo dopo passo, così piena di storia e meraviglie da lasciarti sempre a bocca aperta. Le strade che abbiamo percorso sono state, come avrete capito, un po’ scelte a caso, ma vi faccio la lista delle cose più “importanti” che abbiamo incrociato sul nostro cammino.

GIORNO 1

MATTINA

Barcellona barrio gotico
  • Casa Pedrera (ESTERNO) Questo palazzo di Gaudì, che prende il nome per il materiale usato, specialmente nella facciata, venne inserita nella lista di Patrimoni Mondiali nel 1984, e pare sia stata di ispirazione per George Lucas, regista di Star Wars. Pare infatti che per gli elmetti dei militari imperiali, si sia ispirato ai caminetti di questa costruzione.
  • Casa Batlo’ Questa, tra tutte, è la prima cosa che tornerò a visitare la prossima volta, perchè era impacchettata. Me ne han parlato tutti in maniera davvero entusiasta e le foto che si trovano in giro sono pazzesche.
  • Barrio Gotico E’ la zona più vecchia di Barcellona e ragazzi, che dire… A-D-O-R-O! Qui ci si deve proprio perdere e restare affascinati da quella Barcellona così diversa dalla parte nuova, ordinata e precisa. Il barrio gotico trasuda storia da ogni mattone ed emana un’energia tutta particolare.

Inoltre, se come me siete appassionati dei libri di Zafòn, non potrete che amarne ogni centimetro quadrato. Gli artisti di strada non si contano, così come le chiese ed i palazzi colorati. Sicuramente le cose che mi han colpito di più sono state:

  • Convento de Santa Ana
  • Avinguda del Portal del Àngel 
  • Basilica di Barcellona
  • Carrer de las capellans ed il fotomosaico di Joan Fontcuberta (stupendo, forse la cosa più instagrammata dai travel blogger ultimamente: è l’immagine di una bacio formata da centinaia di foto di barcellonesi, ritratti in momenti di felicità)
  • Il Ponte gotico
  • Calle Princesa (ho voluto percorrerla per vedere il Rey de la Magia, un negozio menzionato nei libri di Zafon)
  • Plaça Real
  • Plaça San Jaume
  • Rambla (a costo di essere impopolare dico: sembrava di stare in via Bafile a Jesolo in agosto.)

Nella zona chiamata Born, invece, la protagonista è stata lei:

  • Cattedrale Santa Maria del Mar

Un gioiellino gotico che ci tenevo particolarmente a vedere, visto che ho letto il romanzo di Ildefonso Falcones che la vede protagonista. Sapevo che non ne sarei rimasta delusa. L’unico consiglio che vi do è di controllare bene gli orari di apertura: ci sono alcune parentesi di tempo in cui si può entrare gratuitamente. Altrimenti il costo è di 5 € per la visita semplice. Sedetevi sulle panche e lasciatevi cullare dall’energia che sprigiona la cattedrale e perdetevi nei colori del rosone. 

POMERIGGIO

Interno della Sagrada Familia -  Barcellona

Dopo la cattedrale la destinazione era la Sagrada Familia e nel percorso ci siamo gustati:

  • Parc de la ciutadela: se vivessi a Barcellona, sarei sempre qua. Musica, gruppi di ragazzi che suonano, dormono, fanno yoga, mangiano…c’è posto per tutti e anche noi non abbiamo potuto fare a meno di fare una siesta prima di continuare il nostro giro. All’interno del parco c’è anche una fontana MERAVIGLIOSA 
  • Arc de trionf : dal Parco all’arco è proprio un “trionfo” di marionette, bolle di sapone giganti e giocolieri.
  • Sagrada Familia: finalmente dopo ANNI passati a sognarla, eccola la, davanti ai miei occhi. La ritengo una chiesa unica al mondo. I biglietti si possono comprare in loco, ma è sempre meglio prenderli anticipatamente online in quanto bisogna scegliere un orario di entrata. Una volta finita la disponibilità per quell’orario bisognerà aspettare il turno successivo. Il biglietto base non ti consente di visitare le torri, ma si riesce comunque a godere di tutta la sua bellezza. Le vetrate dai colori arcobaleno rimarranno sempre nel mio cuore. Di certo la giornata di sole ha contribuito a rendere tutto ancora più magico, con i riflessi colorati che rimbalzavano sulle pareti.

SERA

Bar Marsella -Barcellona

Come tutte le grandi città Barcellona offre davvero tantissimo, ma noi abbiamo ci siamo lanciati direttamente al

  • Bar Marsella: Lo annovero tra le cose da visitare, perché lo reputo unico nel suo genere. E’, chiaramente, un bar. Ma non un bar qualsiasi. Mi sento tranquilla nel dire che NON E’ PER TUTTI, perché immagino che non tutti possano capire la sua particolarità. Al suo interno, infatti, il tempo si è letteralmente fermato all’epoca Bohemien. Il soffitto, le bottiglie sugli scaffali, le grafiche sugli specchi. Tutto è immobile, ricoperto di polvere e impregnato di storia. Cosa si beve? L’ASSENZIO.

La definizione più bella è stata quella della mia amica Sarah: “te ce devi immaginà color seppia, Max che se fuma el sigaro e tu la sigaretta cor bocchino, come nella Belle Epoque“. Da provare.

GIORNO 2

Giornata dedicata all’outdoor e specialmente alla visita di cose IN SALITA. CAPITA se non si organizza prima come dividere le energie..ad ogni modo :

MATTINA

Tibidabo
  • Tibidabo :

La collina vi balzerà subito all’occhio per la cattedrale che la sovrasta. Si può raggiungere in macchina, in bici, a piedi (eccoci) o con la funicolare (che in questi giorni era rotta, OVVIAMENTE)

Noi siamo arrivati fino alla stazione funicolare a piedi e poi, per ovvi motivi, abbiamo deciso di proseguire camminando: c’è un sentiero molto semplice, ma un po’ più lunghetto, oppure uno un po’ più impervio che taglia la collina e vi fa arrivare sotto il luna park. Se non avete paura di far fatica, lo consiglio, anche perchè ci sono delle zone ombrose che la stradina principale non ha. Ad attendervi ci saranno una vista mozzafiato, il tempio del Sacro Cuore di Gesù e il parco divertimenti Tibidabo, uno dei più antichi d’Europa. La chiesa è a più piani ed è possibile salire, grazie ad un ascensore e a qualche rampa di scale,  fino al punto più alto, allargando così ancora di più la visuale.

POMERIGGIO

Park Guell
  • PARK GUELL:

Lo splendido spazio di Gaudì. Quello con il lucertolone, per capirsi. Il parco si divide in una parte pubblica gratuita che altro non è che un parco con dei camminamenti molto piacevoli immersi nel verde e una parte a pagamento (8,50 €) dove si trovano le opere di Gaudì.

Anche qui, come per la Sagrada, le entrate sono “a numero chiuso” , ma una volta all’interno ci si può stare quanto si vuole. I biglietti si possono prendere in loco, ma può capitare che dobbiate aspettare anche 2 ore per entrare e nei dintorni non c’è altro da vedere (senza contare che dovete farvi una bella salita per raggiungere il parco, vorrebbe dire rifarla, non lo auguro nemmeno al mio peggior nemico, specie dopo esser saliti al Tibidabo la mattina.)

Altro piccolo spoiler: in qualche blog spagnolo ed inglese ho letto che TECNICAMENTE i cancelli della parte a pagamento sono aperti già dalle 6 di mattina e parrebbe che si possa entrare gratuitamente fino alle 8, orario in cui arrivano “le guardie” e diventa tutto a pagamento. Avevo preso in considerazione l’idea di provarci, onestamente però l’idea di una levataccia per una cosa non sicura non mi ispirava molto. Ma se decidete di rischiare fatemi sapere come va.

TORNASSI INDIETRO

Cambierei solo qualcosina:

  • per alcuni spostamenti, specialmente quelli nella la parte nuova, sceglierei i mezzi di trasporto ed userei il tempo “recuperato” per visitare Casa Batlò al suo interno, per visitare la Boqueria o il cimitero del Montjuïc
  • Prenoterei il Park Güell con più anticipo, per avere più scelta per quanto riguarda la fascia oraria e per pagare meno (l’unico sito dove eran rimasti biglietti disponibili li faceva pagare 2 euro in più del normale.)
  • controllerei di più i prezzi dei ristoranti: sebbene sia una città molto economica, è capitato di pagare un succo d’arancia 4,50 l’uno, quando da altre parti si paga attorno ai 2,50/3 euro MASSIMO!

Insomma, non è andata neanche male! Per il cibo non mi espongo, ce n’è talmente per tutti i gusti che non vi resta che perdervi, perdetevi, esplorare e farvi guidare dal vostro istinto! E andate alla Boqueria perchè da quel che ho capito già li risolverete di molto i problemi decisionali sul cibo.

Spero di esservi stata utile! Se avete qualche altro consiglio da dare scrivetelo nei commenti per aiutare altri viaggiatori! Al prossimo viaggio amici!! Se siete amanti della Spagna, ricordatevi che potete trovare idee per un itinerario di 8 giorni in Andalusia!

Ah, se avete qualsiasi domanda non abbiate paura a scrivermi in DM sul mio profilo IG che vi lascio qua sotto!

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