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Maremma in bici: Tombolo della Feniglia

Maremma in bici: Tombolo della Feniglia

Come promesso nel primo articolo dedicato alla Maremma, oggi entreremo più nel dettaglio su un’esperienza da fare in bici, poiché può essere una buona idea impegnare una mattinata o due a sgambettare tra i panorami toscani.

Il primo dei due giri che abbiamo fatto è stato l’anello di Tombolo della Feniglia, a Orbetello. Lo consiglio perché il percorso è di soli 25Km del tutto pianeggianti ed è fattibile con qualsiasi tipo di bici (anche se all’interno del Parco Naturale una mtb rende tutto molto più divertente e vi farà godere di paesaggi più selvaggi).

E se lo dico io, anti-sportiva per eccellenza, potete crederci. Consiglio solo vivamente di attrezzarsi di pantaloncini imbottiti ad hoc per non dovervi pentire di ogni pedalata fatta, il giorno dopo.

Il tempo necessario per la percorrenza dell’anello chiaramente dipende molto dalla vostra gamba e dalle soste, che consiglio vivamente di fare per godervi alcuni punti particolarmente suggestivi.

L’Anello di Tombolo della Feniglia

Maremma in bici: Tombolo della Feniglia

Come punto di partenza abbiamo optato per Orbetello Scalo: abbiamo trovato parcheggio gratuito dietro le poste e da li preso la ciclabile direzione Orbetello, costeggiando così la laguna di Ponente fino ad arrivare al centro storico, che vale una visita.

Orbetello: cosa vedere

Orbetello nei secoli ha subito le influenze delle civiltà etrusche, romane e spagnole. Il tocco di ognuna di queste è visibile all’interno del suo centro storico, piccolo e concentrato. Bici alla mano, ecco cosa potrete osservare di passaggio prima di rituffarvi sulla ciclabile:

Le prime cose ad attirare la vostra attenzione saranno le mura: di origini etrusche, in seguito vennero rafforzate dagli spagnoli, che costruirono anche le grandi porte che attraverserete per entrare nel centro.

Il Duomo di Orbetello, riconoscibile per il rosone sulla facciata, è molto probabilmente nato sulle fondamenta di un tempio romano. Dal sagrato, ad attirare la vostra attenzione sarà lo strano campanile che si intravede : non fa parte della chiesa, ma è la Torre dell’orologio del Palazzo del Governatore, che si affaccia su Piazza Eroe dei due mondi.

Al centro di questa piazza si trova un busto di Garibaldi, che nel 1860 si rifornì proprio a Orbetello, alla Polveriera Guzman, per la famosa spedizione dei Mille.

Prima di attraversare la Diga vi cadrà sicuramente l’occhio sul solitario Mulino Spagnolo, unico superstite di nove mulini che un tempo sfruttavano la forza dell’acqua per la macinazione del grano.

La Diga Leopoldiana è una tratta fantastica poiché pedalerete proprio in mezzo alla laguna, potendo ammirare la pineta del Tombolo in lontananza.

Dopo la diga prendete in direzione Porto Ercole: dopo un tratto sulla sponda ovest della laguna di Levante, vi addentrerete nella splendida pineta della Riserva Naturale della Feniglia.

La Riserva Naturale della Feniglia

L’entrata è gratuita, vi si chiede solo di essere rispettosi dell’ambiente e di decidere quale sentiero percorrere.

La strada centrale è la più battuta, mentre se scegliete i sentieri laterali sarà tutto un po’ più selvaggio, ma anche molto più divertente.

Attraversate gli 8km di Pineta sui suoi sentieri sterrati, tra pini marittimi altissimi, ginepri, piante di sughero e il profumo del mare. Aguzzate la vista per adocchiare la fauna locale, sempre nel massimo rispetto: scoiattolini, cinghiali e caprioli possono fare capolino da un momento all’altro. Ricordatevi che siamo noi ad essere gli “ospiti“. Perpendicolarmente ai sentieri ci sono delle “uscite” sulla spiaggia dove potervi riposare un po’ al suono delle onde. Nel mezzo della pineta potrete anche incappare in una lapide, posizionata a ricordo del luogo dove è venuto a mancare Caravaggio.

Sempre nascosti tra i pini troverete casette per insetti e pipistrelli, a tutela dei veri abitanti della zona. Segnalo la presenza in quantità industriale di zanzare non appena smettete di pedalare.

Una volta usciti dalla riserva, attraversate il ponte e tornare sull’asfalto. Potreste avere la tentazione di voler tornare indietro per fare la strada a ritroso, ma non demordete. Proseguite fino a raggiungere il sottopassaggio del treno. Prima del sottopassaggio, a sinistra, troverete un cancello di ferro con un punto di accesso per le biciclette, e vi troverete a percorrere la via di Cameretta. Pur non essendo una vera e propria ciclabile è praticamente deserta e vi farà godere del panorama circostante. Noi abbiamo visto anche un sacco di fenicotteri!

Questo ultimo tratto di strada vi riporterà dritti a Orbetello scalo, completando così l’anello.

E’ un giro che si fa tranquillamente in qualche ora, la differenza come dicevamo all’inizio la possono fare le soste (noi per esempio abbiamo pranzato in un ristorantino di Orbetello). Abbiamo visto anche una famigliola pedalare serena perciò immagino che sia un bel percorso semplice da fare anche coi più piccoli.

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