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Italia on the road: 10 giorni tra i borghi

Nel 2018 io e il mio partner in crime ci siamo regalati un fantastico viaggio che chiameremo: “Italia on the road: 10 giorni tra i borghi. Un viaggio in centro Italia da cui siamo tornati ingrassati, esausti, abbronzati e incredibilmente felici.

Quando ti aspetti molto da un viaggio rischi di rimanere deluso, ma in questo caso NO. E’ stato un viaggio che è andato oltre ogni aspettativa, che ci ha regalato ogni giorno emozioni stupende non solo a livello paesaggistico, ma anche a livello umano. Dieci giorni di Italia vera e pura, di italia buona.

Ingredienti per un viaggio perfetto

Italia on the road: 10 giorni tra i borghi
Scorcio di San Leo
  • 2082 km percorsi
  • 31 tappe più altrettanti borghi visti “da lontano” o che abbiamo semplicemente attraversato
  • 10 giorni
  • 6 regioni (quasi 7 dai..abbiamo sfiorato pure la Toscana)
  • 6 notti in camping (per onor di cronaca: 5 in camping, 1 in area sosta)
  • 3 notti  “into the wild”
  • 2 cuori e 1 Dacia Dokker camperizzata

L’obbiettivo principale del nostro viaggio era quello di fare un tour tra diversi borghi in Centro Italia (di cui, si sa, l’Italia tutta è davvero strapiena) senza avere un itinerario troppo definito, abbandonandoci un po’ all’istinto, un po’ ai consigli degli autoctoni, un po’ spiluccando tra i blog del web, per farci un’idea di quello che avremmo trovato fermandoci o meno nei vari paesini.
Solo la meta iniziale e quella finale erano già state stabilite: San Leo e Termoli. Quest’ultimo senza alcun motivo preciso, tra le altre cose. Forse solo per sfatare la leggenda che dice che  “il Molise non esiste” e per finire con una giornata di mare (per mia immensa gggioia).

Detto questo, tutto il resto è stato semi improvvisato giorno per giorno, a volte anche fermandoci nei borghi che vedavamo dal finestrino e attiravano la nostra attenzione. A volte abbiamo trovato cose davvero WOW, altre volte cose un pochino MEH.

Vi lascio qua sotto una traccia dell’itinerario che abbiamo seguito, nella speranza che possa aiutarvi o darvi qualche spunto per i vostri viaggi in Italia! Enjoy!

ITINERARIO DI 10 GIORNI IN CENTRO ITALIA

  • Bassano del Grappa – Imola
  • Imola – Rocca di San Leo – San Sepolcro – Cità di Castello – Umbertide – Gubbio
  • Gubbio – Perugia – Assisi
  • Assisi – Spello – Narni – Cascate delle Marmore
  • Cascate delle Marmore – Castelluccio da Norcia – Ascoli Piceno – Tortoreto
  • Ristoro da Peppino (Capestrano) – Calascio – Santo Stefano di Sassanio – Campo di Giove
  • Sulmona – Isernia – Pesce – Agnone – Bagnoli del Trigno – Trivento
  • Civitacampomarano – Lago di Guardalfiera – Termoli
  • Isole Tremiti
  • Termoli – Bassano del Grappa
Italia on the road: 10 giorni tra i borghi
papaveri e lenticchie a castelluccio da Norcia

GIORNO 1: Bassano del Grappa – Imola

Ci siamo avvicinati al nostro vero punto di partenza (San Leo) e fermati a Imola per la semplice voglia di scofanarci una Piadina con la P maiuscola e trovare Betta, una mia amica di cui sentirete parlare nei blog sull’Irlanda.

Se non avete amici da salutare, tuttavia, sappiate che a Imola c’è una Rocca molto carina, e vale sicuramente una girata in centro.

GIORNO 2: Imola – Rocca di San Leo – Sansepolcro – Città di Castello – Umebrtide – Gubbio

Entriamo nel vivo del viaggio con la prima vera perla che è San Leo. La Rocca è stata praticamente una tappa obbligata, visto gli insulti che ci siamo presi quando siamo stati a San Marino senza visitarla. Devo dire che c’è bastato un attimo per capire che MAI insulti furono più meritati, in effetti, vi consiglio di visitarne anche l’interno perchè è davvero interessante. Il resto del centro è una coccola e si gira facilmente a piedi in qualche ora.

A San Sepolcro abbiamo avuto la fortuna di vedere una parte di rievocazione medievale mentre Città di Castello e Umbertide sono stati solo sfiorati da una rapida passeggiata nel centro storico senza soffermarsi davvero in nessuna attrazione particolare.

GIORNO 3: Gubbio – Perugia – Assisi

Che trittico meraviglioso! Gubbio è raccolta, piena di vita, MAGICA! Amanti di Don Matteo, non potete perdervela! Perugia, come diciamo io e Max, è un borgo che c’ha creduto un po’ di più e sicuramente merita di essere visitata con più calma di quanto non abbiamo fatto noi, anche se già in poche ore si capisce tutto il potenziale. Dovessi dirvi quale mi è piaciuta di più però, non avrei dubbi: Assisi! Vederla di sera è stata come entrare dentro un immenso presepe. L’energia che si respira è qualcosa di incredibile.

GIORNO 4: Assisi – Spello – Narni – Cascate delle Marmore

Assisi by day è rimasta esattamente come me la ricordavo da anni, mantenendo intatta quell’atmosfera a cui non so dare davvero un nome, ma è come se qualcuno mettesse un po’ di balsamo all’anima. Come tutti i siti religiosi, emana una forte energia che è quasi palpabile, che siate credenti oppure no. E vogliamo poi parlare di Spello? Un’incredibile esplosione di fiori, fiori e ancora fiori!Per me, che riesco ad ammazzare le pothos, è una città piena di mini miracoli vegetali. Sicuramente vale la pena andarci nelle stagioni calde quando i fiori danno il meglio di se e i paesani..pure!

La tappa a Narni è stata più una mia mossa da Nerd, si dice infatti che qui sia nato il nome per Le cronache di Narnia, ma non c’è altro legame con il romanzo. Non mi ha colpito in maniera particolare, forse a causa del maltempo che abbiamo trovato, ma sono certa che dia il suo meglio durante la rievocazione storica che fanno tra aprile e maggio.

Abbiamo passato la notte parcheggiati a pochi metri dall’entrata del parco delle Cascate delle Marmore, pronti per una nuova giornata.

GIORNO 5: Cascata delle Marmore – Castelluccio da Norcia – Ascoli Piceno – Tortoreto

Una splendida passeggiata tra i sentieri del parco vista Cascate e poi via, verso quella che pare sia la meta estiva di tutti gli instagrammer e che noi, al tempo, abbiamo attraversato per puro caso GRAZIE a una deviazione stradale: Castelluccio di Norcia. Abbiamo passato ore e ore tra i colori di questa valle e poi ci siamo diretti verso Ascoli Piceno in modalità toccata e fuga, ma non prima di esserci gustati delle ottime olive ascolane, una bella birra fresca e un giro sul trenino turistico perchè già, non c’avevamo sbatta di camminare. Ultima tappa del giorno in un’area sosta a Tortoreto su cui non ho nulla da segnalare se non la vicinanza al mare e la possibilità di una doccia calda.

GIORNO 6: Ristoro da Peppino (Capestrano) – Calascio – S. Stefano di Sessanio – Campo di Giove

Il Ristoro da Peppino è stato un vero e proprio caso di Serendipity on the road. Si è guadagnato una tappa, anche se in realtà non abbiamo visto niente di Capestrano se non questo ristoro dove abbiamo preso penso i primi veri 3 chili del viaggio. A seguire la strada verso Rocca Calascio, set del famosissimo Lady Hawke e S. Stefano di Sessanio, altra piccola perla in miniatura, ferita dal terremoto, ma con la ferma volontà di rinascere. Campo di Giove, invece, è stata la nostra tappa notturna, grazie ad un campeggio letteralmente disperso tra i monti.

GIORNO 7: Sulmona – Isernia – Pesche – Agnone –  Bagnoli del Trigno – Trivento

Una volta accertata l’esistenza del Molise non ci restava che scoprirne il più possibile. Tra le mura di questi borghi ci sono quasi sempre nonnini che al calar del sole si siedono fuori dalla porta di casa e ti salutano con gentilezza (e ti osservano con curiosità). A Isernia, la città natale di Papa Celestino V, si fa notare sicuramente il centro storico ed in particolare la Fontana Fraterna. A Sulmona impossibile non notare l’immenso acquedotto e i mazzi di fiori composti da confetti che si vedono fuori da quasi ogni negozio. Pesche me la ricordo in modo particolare perchè oltre a sembrare disabitata l’abbiamo vista sotto un semi diluvio che rendava tutto un po’ gothic, Agnone per le sue campane famose in tutto il mondo, Bagnoli del Trigno perchè da lontano sembra uscita da una location fantasy e Trivento, quella che forse mi è piaciuta di più, per la gentilezza dei suoi abitanti e la maestosità della sua scalinata.

GIORNO 8: Civitacampomarano – Lago di Guardalfiera – Termoli

Civitacampomarano ha, oltre ad un nome chilometrico, la forza di un paese che non si vuole arrendere. La città sta lottando contro uno spopolamento che sembra inarrestabile, così come lo smottamento del terreno di cui è vittima. I murales che la invadono sono il risultato di un evento tenutosi nel 2017 che ha ospitato artisti di tutto il mondo. Ogni angolo è una colarata sorpresa.

Il lago di Guardialfiera l’abbiamo attraversato su uno di quei ponti che speri non crolli proprio mentre passi tu, ma che ti lascia senza fiato per il paesaggio circostante.

E poi..il paradiso! La nostra destinazione finale è quella che mi ha portato più vicina al mio habitat naturale: il mare. A Termoli abbiamo trovato un campeggio di quelli “old school”, senza troppi fronzoli e cose “inutili”. Dopo aver bevuto litri di birra ci siamo messi in modalità “vacanza relax” e ci siamo accampati tra turisti, mini club e profumo di grigliata. Alle 22 di sera.

GIORNO 9: Isole Tremiti

Non potevamo certo stare un giorno intero a cazzeggiare, per cui su consiglio di un’amica abbiamo preso il traghetto e ci siamo fiondati tra le acque cristalline di queste isole meravigliose, toccando così la nostra ultima regione, la Puglia! Ci siamo prenotati un bel giro su una barca di vetro e abbiamo passato la giornata tra alcune delle isolette più belle, tuffandoci e mangiando! Che rumore fa la felicità? Il rumore del mare, senza dubbio.

GIORNO 10: Termoli – Bassano del Grappa

This is the end” cantava un malinconico Jim, colonna sonora di ogni mia fine avventura. L’ultimo giorno è riassumibile in 645 km di autostrada per tornare a casa. Direi che posso evitare di mettervi la foto dell’autogrill, rovinerebbe tutta la poesia. Ma a volte è bello anche guardare il mondo dal finestrino, riassaporando con la mente le belle giornate appena trascorse.

IN CONCLUSIONE

italia tour 10 giorni
Isole Tremiti

E’ un viaggio che consiglio di fare? Assolutamente si. Il nostro Paese è invidiato in tutto il mondo e sarebbe davvero sciocco non scoprirne il più possibile.

Se avete la fortuna o la possibilità di avere una macchina camperizzata o un vero proprio van, il budget è sicuramente più friendly, in quanto potrete risparmiare su camere di alberghi o b&b che, in alzune zone, possono risultare davvero costose.

Noi abbiamo deciso di sostare in zone attrezzate solo saltuariamente per una doccia calda, ed è stato un bel risparmio, non c’è che dire.

Per il resto, meravigliarsi di fronte alle bellezze d’Italia come lo si farebbe di fronte ad un tempio induista a Bali, non è scontato. Vi aspetto negli articoli più dettagliati tappa per tappa, o se vi va, sul mio profilo Instagram!

Ciao Viaggiatori!

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